Cosa è la Neoplasia Prostatica
Con Neoplasia Prostatica si descrive un tipo di tumore che si sviluppa a carico della prostata, una ghiandola dell’apparato genitale maschile. Il tumore si sviluppa quando le cellule della prostata mutano e iniziano a moltiplicarsi al di fuori dei meccanismi di controllo. Queste cellule possono dare luogo a metastasi dalla prostata ad altre parti del corpo, specialmente alle ossa e ai linfonodi. Il tumore alla prostata può causare dolore, difficoltà alla minzione, disfunzione erettile ed altri sintomi.
La frequenza del carcinoma prostatico nel mondo è largamente variabile. È meno comune nell’Asia meridionale ed orientale, più comune in Europa, con ampie differenze tra Paese e Paese, e ancora più comune negli Stati Uniti. Secondo l’American Cancer Society, il carcinoma prostatico è meno comune tra gli uomini asiatici e più comune tra gli uomini di colore, mentre gli uomini europei si collocano nel mezzo. Tuttavia questi tassi elevati possono essere influenzati da maggiori tassi di diagnosi.
Il tumore alla prostata si sviluppa più frequentemente negli ultra cinquantenni, è il secondo più comune tipo di tumore negli Stati Uniti, dove è responsabile del maggior numero di morti da tumore, dopo il tumore dei polmoni. Molti fattori, compresa la genetica e la dieta, sono stati implicati nello sviluppo del carcinoma prostatico, ma ad oggi (2006) non è una malattia prevenibile.
Il tumore prostatico viene più spesso scoperto all’esame clinico o tramite esami ematici, come la misurazione del PSA (antigene prostatico specifico). Un sospetto tumore alla prostata è tipicamente confermato tramite l’asportazione di un frammento di tessuto (biopsia), e il successivo esame istologico. Si può ricorrere ad ulteriori test come l’ecografia, la radiografia e la scintigrafia, per determinarne la diffusione e se il tumore abbia o meno originato metastasi.
Il tumore prostatico si può trattare con la chirurgia, la radioterapia, la terapia ormonale, occasionalmente la chemioterapia, o combinazioni di queste. L’età e lo stato di salute del paziente, così come la diffusione del tumore, l’aspetto microscopico, e la risposta al trattamento iniziale, sono importanti per determinare la prognosi. Poiché il tumore della prostata è una malattia tipica degli uomini anziani, molti di essi potranno andare incontro a morte prima che il tumore possa espandersi o causare sintomi. Ciò rende difficoltosa una selezione del trattamento. La decisione se trattare o meno un tumore localizzato (ossia completamente confinato all’interno della prostata) implica un bilancio tra i benefici attesi e gli effetti negativi in termini di sopravvivenza del paziente e sua qualità della vita.
Sintomi della neoplasia prostatica
Un tumore della prostata in fase precoce di solito non dà luogo a sintomi. Spesso viene diagnosticato in seguito al riscontro di un livello elevato di PSA durante un controllo di routine. Talvolta, tuttavia, il carcinoma causa dei problemi, spesso simili a quelli che intervengono nella ipertrofia prostatica benigna; essi includono pollachiuria, nicturia, difficoltà ad iniziare l’urinazione ed a mantenere un getto costante, ematuria, stranguria. Può anche causare problemi nella funzione sessuale, come difficoltà a raggiungere l’erezione, ed eiaculazione dolorosa.
In stadio avanzato può causare sintomi addizionali quando si diffonde ad altre parti del corpo. Il sintomo più comune è il dolore osseo, spesso localizzato alle vertebre, alla pelvi o alle costole, e causato da metastasi in queste sedi. La localizzazione vertebrale può indurre compressione al midollo spinale, causando debolezza alle gambe e incontinenza urinaria e fecale.